Vulvodinia: una patologia diffusa che colpisce una donna su sette
Si è tenuto a Napoli il 6-7 Maggio u.s. (presso l’Hotel Excelsior) un’importante iniziativa scientifica dedicata agli aggiornamenti sulle patologie vulvari più frequenti. La quinta edizione del “FORUM” è stata promossa dalle più importanti Società scientifiche di Ginecologia e Ostetricia Italiana, quali SIGO (Società italiana di Ginecologia Ostetrica) AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri italiani) AGUI (Associazione Ginecologi Universitari italiani) AIGEF (Associazione Italiana Ginecologia Estetica e Funzionale) in collaborazione con la “Fondazione ALESSANDRA GRAZIOTTIN ONLUS” che svolge la sua missione in Italia da sempre indirizzata alla cura del dolore nella donna.
Il filo conduttore dell’importante evento è stato rivolto alla multidisciplinarità integrata e alla visione clinica tra specialisti sulle diverse patologie vulvari, quali l’impatto sulla contraccezione e la natalità, i danni ostetrici sulla salute vulvo-vaginale, sulla continenza urinaria e fecale, sulla sessualità, e le infezioni vulvo-vaginali da malattie sessualmente trasmissibili.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema della vulnerabilità oncologica vulvare e sull’importanza del MICROBIOMA femminile nelle disbiosi vulvo-vaginali che possono predisporre ad infezioni subcliniche di grande rilevanza tra le quali la VULVODINIA.
La Vulvodinia è una malattia ginecologica ed è una patologia neuropatica caratterizzata dall’infiammazione dei nervi dell’area genitale femminile esterna pelvica causata da una infiammazione e ipersensibilità delle terminazioni nervose a livello vulvare associata a forte dolore, bruciore, arrossamento, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali).
Studi recenti e le nuove conoscenze sul Microbioma umano – ha spiegato il Prof. Renato Caviglia – gastroenterologo ed esperto in patologia del pavimento pelvico del “Chelsea and Westminster Hospital London (UK)” hanno prodotto un rilevante impatto scientifico che ha permesso agli esperti di settore di comprendere le interazioni fra batteri, spore, miceti e i loro geni in relazione con i circa 40 mila geni dell’ospite umano e ha consentito di individuare ed interpretare i meccanismi di scambio di trasporti e le varie interazioni tra microrganismi, micronutrienti, microproteine, metalli pesanti che sono alla base dei processi di infiammazione e di infezioni che possono interessare tutta l’area del pavimento pelvico che è implicata in numerosi meccanismi fisiologici quali la defecazione, la minzione e l’attività sessuale e che possono predisporre infezioni vulvovaginali.
Il Prof. Caviglia evidenzia come, a causa di una alterata permeabilità intestinale e di degenerazione cellulare il passaggio di metaboliti microbici a livello sistemico attivano le neuroglie cellule della glia che producono infiammazioni ovvero l’infiammazione dei neuroni che influiscono negativamente sull’espressione del NGF (nerve growth factor) con conseguente aumento della percezione del dolore causato dal cross-talk di tutte le molecole responsabili della neuro infiammazione che sono alla base della genesi della Vulvodinia o Sindrome Vulvo-Vestibolare.
Recentemente studi scientifici confermano che nuove strategie per il trattamento della Vulvodinia sono state identificate e sono applicabili nella cura del dolore cronico diffuso, con il supporto imprescindibile di una Medicina di Precisione che consente di fare diagnosi corrette e precoci ed individuare i trattamenti medici più opportuni per il controllo della sintomatologia caratterizzata da bruciore, tensione, irritazione, secchezza, sensazione di abrasione e di tagli alla mucosa, gonfiore e contrattura dei muscoli che possono essere ben riscontrabili in corso di una visita specialistica uro-ginecologica.
Un nuovo complesso molecolare farmacogenomico denominato “Genesi Dol” viene indicato come cura selettiva nei disturbi dolorosi nelle pazienti affetti da dolore neuropatico e nella sindrome vulvo-vestibolare, nella dispareunia e nella sindrome dolorosa post-episiotomia (intervento chirurgico nella pratica ostetrica finalizzato a facilitare il passaggio del feto durante il parto vaginale).
Il complesso molecolare Genesi Dol sviluppato dai ricercatori e dagli scienziati di settore, distribuito in Italia dalla Farmagens Health Care è stato realizzato utilizzando una piattaforma sperimentale di Medicina di precisione che ha consentito di individuare un trattamento terapeutico più consono ed efficace, sicuro e personalizzato in grado di normalizzare la patologia della Vulvodinia e della neuropatia del pudendo.
Infatti le cause della Vulvodinia sono molteplici e si possono manifestare per una concomitanza di fattori e per una predisposizione genetica alle infiammazioni. Fattori frequenti risultano ad esempio essere le infezioni vaginali, le lesioni del nervo del pudendo, l’ipercontrattività vulvo-perianale traumi fisici e psicologici.
Fondamentale per individuare la terapia più corretta risulta essere un approccio multidisciplinare che deve vedere più specialisti collaborare sui diversi fronti coinvolti come sostiene il “Prof. Franco Anglana” uno dei maggiori esperti italiani di patologia vulvare Vicepresidente dell’AIGF (Associazione Italiana di Ginecologia Estetica e Funzionale) e autore di numerosi testi scientifici tra i quali il trattato di “Anatomia funzionale e trattamento plastico ed estetico della vulva” edito dalla società Editalia Medica. Nelle donne con diagnosi di Vulvodinia è fondamentale afferma – “Franco Anglana” – rivolgersi sin dall’inizio a specialisti esperti al fine di analizzare nel percorso diagnostico prima e terapeutico dopo oltre che gli aspetti clinici gli aspetti psicologici e relazionali individuando anche i centri di riferimento Pubblici Regionali del Sistema Sanitario Nazionale più comodi per i livelli essenziali di assistenza oppure rivolgendosi in alternativa alle Associazioni No-profit che in Italia si occupano di Vulvodinia, vedi Associazione OMYA per la Vulvodinia a Roma.
Indubbiamente una Medicina di Precisione basata sull’analisi al dettaglio del patrimonio genetico della singola donna ha consentito di compiere passi da gigante attraverso la Farmacogenomica la scienza che combina la Farmacologia con la moderna Genomica grazie alla quale oggi si è in grado di proporre terapie adeguate ed efficaci e sicure per il trattamento del dolore neuropatico, nelle infezioni vulvo vaginali ed in particolare nella Vulvodinia.
Il complesso molecolare Genesi Dol ha caratteristiche fortemente innovative derivanti da meccanismi di variazione epigenetici che tengono conto delle variabili individuali delle caratteristiche genetiche ambientali, dello stile di vita e dell’alimentazione delle pazienti con Vulvodinia, e quindi rappresenta conclude Franco Anglana un presidio terapeutico utile secondo i dettami della Medicina di Precisione finalizzati alla prevenzione e cura delle alterazioni che coinvolgono l’equilibrio del sistema neurale, del sistema immunitario e i vari distretti del Microbioma femminile.
Molti studi pubblicati sia sperimentali che clinici evidenziano dati e risultati molto incoraggianti e di particolare utilità per milioni di pazienti donne sofferenti da Dolore Neuropatico e da Vulvodinia.
Una proposta di legge per il riconoscimento dell’effetto invalidante della Vulvodinia e Neuropatia del pudendo è stata presentata alla Camera. Il testo è stato depositato in entrambi i rami del Parlamento al fine di ottenere il riconoscimento di una patologia spesso sottostimata da molti medici e non riconosciuta dalla società e per ottenere maggiori tutele per tantissime pazienti, di una malattia complessa ad altissima diffusione. Da qui l’impegno e l’attenzione delle molte Associazioni sia Scientifiche che No-profit e di molti specialisti di settore che hanno partecipato al “Forum” al fine di contribuire fattivamente a minimizzare le disuguaglianze sulle malattie di genere che affliggono la popolazione femminile favorendone la prevenzione, diagnosi e cure tempestive.