Le tendenze primavera estate delle mascherine antivirus: quale scegliere?
La proliferazione del COVID-19 si è rivelata come una piaga per l’umanità capace di alterare la salute delle persone, le abitudini personali e i processi che regolano i sistemi economici e istituzionali. Uno spauracchio che, passo dopo passo, ha costretto a rimodulare propri stili di vita apportando delle modifiche sostanziali legate, in primis, alle regole di comportamento con il prossimo. A cominciare dall’utilizzo delle mascherine antivirus, un dispositivo di protezione individuale che limita le possibilità di contagio assicurando un buon grado di tutela. Tuttavia, i continui alti e bassi del numero dei contagi spinge ad effettuare un’attenta valutazione prima di poter scegliere le mascherine antivirus maggiormente efficaci per quel determinato momento.
Mascherine chirurgiche: dispositivi medici in TNT
Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, occorre dire fin da subito che non sono adatte per proteggersi da un’eventuale inalazione di piccole particelle – virus inclusi. Classificate come dispositivi medici, devono rispettare la normativa generale dei dispositivi medici (Dir. 93/42/CEE) e soddisfare i requisiti richiesti dalla normativa tecnica EN 14683. Un parametro, quest’ultimo, che determina lo standard ampiamente accettabile per le prestazioni in termini di respirabilità e di efficacia filtrante.
Queste mascherine antivirus possono differire a seconda della forma del materiale utilizzato per la loro realizzazione. In linea generale, le mascherine chirurgiche sono composte da tre strati di TNT, il tessuto non tessuto detto anche Nowoven – un elemento plastico dotato di precise caratteristiche strutturali e tecniche. La parte frontale di queste mascherine si abbina, poi, a dei lacci o a degli elastici da far passare dietro le orecchie o dietro la nuca.
Le mascherine filtranti FFP2 e FFP3: quali preferire?
Le mascherine antivirus filtranti FFP2 e FFP3 sono dei veri e propri dispositivi di protezione individuale. La loro capacità di proteggere l’individuo da elementi particellari di carattere biologico le qualifica come strumenti indispensabili per limitare – o, meglio ancora, debellare – un virus come il COVID-19. Ma a cosa si deve la dicitura FF? Ebbene, tale termine indica che un articolo specifico è identificabile come semimaschera filtrante. Un dettaglio che viene riconosciuto qualora il prodotto rispetti la normativa EN 149-2001 e i dettami previsti dalla direttiva europea 89/686/CEE.
Le differenze tra FFP2 e FFP3 risiedono, per l’appunto, nelle proprietà di filtraggio delle mascherine. Si parte da un minimo (FFP1) per poi arrivare ad un massimo, corrispondente all’FFP3. In termini percentuali, le mascherine FFP2 hanno una capacità filtrante del 92%; mentre, le FFP3 vantano un rassicurante 98%. Uno dei pochi inconvenienti di queste mascherine sorge nel momento in cui occorre indossarle per lunghi periodi di tempo. L’altro, invece, interessa il prezzo di vendita, decisamente più alto rispetto agli altri dispositivi.
Mascherine di comunità
Esistono, poi, delle mascherine antivirus che non sono classificabili né come dispositivo medico né come dispositivo di protezione individuale: sono le cosiddette mascherine di comunità. Dopo aver ricevuto la legittimazione istituzionale con il decreto Cura Italia, questi articoli si sono diffusi tra i cittadini delle varie regioni sebbene non abbiano alcun tipo di certificazione. Perciò, in questa gamma ricadono le mascherine di stoffa e quelle chirurgiche prive dei requisiti richiesti dalla norma di riferimento.
La loro utilità materiale dipende dalla realizzazione. Quindi, se ben concepite, riescono a garantire una buona funzione protettiva. I test a campione effettuati su tali prodotti dimostrano un livello di efficienza accettabile incentivando il loro utilizzo soprattutto nei periodi in cui si tende verso una completa, e beneaugurante, zona bianca. Inoltre, queste mascherine hanno un minore impatto ambientale se paragonate ai modelli usa e getta. Un dato non da poco per valorizzare, in maniera adeguata, il concetto di sostenibilità.
Fai da te o a valvola: l’altra faccia delle mascherine antivirus
Le ulteriori sfaccettature che contraddistinguono le mascherine antivirus riguardano i supporti a valvola e quelli fai da te. Nel primo caso, si tratta di applicare delle valvole su qualsiasi tipologia di articolo precedentemente elencato. Proteggono dal virus ma non sono adatte per chi è malato o soffre di qualche patologia, poiché le valvole in questione espellono i batteri e potrebbero creare un filtraggio anomalo qualora ci sia un principio di contagio.
Sulle mascherine fai da te, c’è poco da dire. Sciarpe o rivestimenti di carta non possiedono le capacità difensive per arginare un virus. Qualora non sia possibile fare diversamente, si consiglia di rispettare la distanza di sicurezza. Un accorgimento basico ma fondamentale, soprattutto in situazioni del genere o quando si è in un luogo all’aperto a dir poco affollato.
Le tendenze delle mascherine per la primavera e l’estate
La marcata frequenza di utilizzo delle mascherine antivirus ha spinto brand e società operanti nel campo della monda – e non solo – a ideare dei modelli in linea con le tendenze attuali. Face mask, quindi, capaci di focalizzarsi su un’estetica varia ed accattivante. E la cui realizzazione apre a scenari e ad abbinamenti completamente nuovi, in particolar modo per quelle stagioni dove le uscite e il tempo libero regnano sovrani come la primavera e l’estate.
Mascherine antivirus per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Dai modelli in cotone con motivi floreali, a quelli di qualità pregiata per un look raffinato ed elegante, le opportunità in tal senso non mancano affatto. E tra le tendenze di impatto per la primavera e l’estate, c’è sicuramente l’uso di mascherine antivirus leggere e con colori vivaci. Stesso dicasi per quelle glitterate o per quelle che godono della presenza di un’esile catenella, abile nell’ampliarne la funzionalità in modo versatile. Le mascherine ricamate a mano, poi, sono un must have per chi desidera avere un prodotto originale ed esclusivo da esibire in vacanza o nel corso di una serata in riva al mare.
Le maschere antivirus di tendenza indossate dalle celebrità
L’esplosione mediatica e commerciale delle mascherine antivirus è stata alimentata anche dall’endorsement pubblicitario di innumerevoli star del mondo del cinema e dello spettacolo. Celebrità come Jennifer Lopez, Jennifer Aniston e Gigi Hadid hanno sfoggiato modelli di tendenza in più di un’occasione. E la condivisione martellante tra social e organi di informazione delle loro istantanee ha acuito un fenomeno destinato ad incrementare le vendite di quelle aziende che hanno puntato su un articolo tremendamente attuale.