Le punizioni fisiche causano danni terribili ai bambini
Lo dicono molti adulti, ma soprattutto lo dicono gli psicologi. Spesso si ha la convinzione che le punizioni fisiche inflitte ai bambini permettano di migliorare il processo educativo. In realtà tale atteggiamento non solo viene letto come vera e propria umiliazione, ma addirittura lascerebbe segnali indelebili nella mente dei più piccoli.
Si sconsiglia totalmente di alzare mani con la speranza di insegnare ed educare i bambini e di seguito scopriremo il perché.
Perché le punizioni fisiche sono sbagliate?
Meglio una bella sgridata ben strutturata, oppure uno schiaffo? Uno studio recente ha spiegato che le punizioni espresse fisicamente con schiaffi e sberle lasciano segni indelebili a livello psicologico. Renderebbero infatti i bambini più vulnerabili e predisposti a presentare disturbi in età adolescenziale.
Tra le problematiche più diffuse figurano le difficoltà di comportamento e relazionali, con tendenze depressive e aggressive. Senza contare che tali scelte vanno direttamente a indebolire anche il rapporto tra figli e genitori. I primi infatti hanno il diritto di sentirti protetti e i secondi dovrebbero essere tutto tranne che un esempio di pericolo. Insomma non è con la paura che si ottiene una buona educazione e soprattutto stima reciproca.
Un figlio sottoposto a punizione fisica si sentirà rifiutato, svilupperà diverse forme di ansia e potrebbe essere esposto all’uso di droghe o alcolici fin dalla tenera età. In casi estremi oltre a sviluppare sintomatologie psichiatriche e depressive. Il bambino potrebbe anche sviluppare scarsa autostima, diventare introverso, dipendente e con personalità precaria.
Comportamenti antisociali: lo conferma uno studio
Grazie a uno studio dell‘Università di Manitoba, a Winnipeg in Canada, è stato spiegato che questo tipo di scelta educativa sia quindi dannosa per i bambini. Il rapporto spensierato, rispettoso ed equilibrato con i propri figli viene compromesso per lasciare spazio a continui litigi, irritazione e rancore. Vi è il rischio che un bambino oltre a diventare aggressivo e sentirsi inadatto, possa tentare fughe, esprimere la rabbia diventando un bullo e liberando a sua volta la propria ira sugli altri. Per questo è opportuno evitare di urlare, minacciare, insultare o schiaffeggiare i propri bambini. E’ sempre preferibile cercare di portare rispetto per pretenderlo, evitare la violenza e cercare di dare fiducia, in modo da creare la giusta empatia.
Sembra addirittura che alzare le mani possa ridurre la materia grigia dei più piccoli, toccando aree specifiche e importanti per le performance cognitive. E’ davvero questo che ognuno di noi sogna per i propri bambini? Nessun genitore, anche in preda a una giornata di nervosismo vuole esporre il figlio a un isolamento forzato, che è la chiave di accesso a un mondo fatto di rifiuto e depressione.