Emorroidi e cuscinetti emorroidari: interne ed esterne
La sintomatologia dolorosa tipica del disturbo emorroidario può causare imbarazzo e disagio, oltre a rendere difficoltose alcune azioni quotidiane. Alla base di questa patologia vi possono essere predisposizioni genetiche, influenzate da stile di vita e da altri fattori quali gravidanza, stitichezza o diarrea. Non esitiamo a sottoporci a una visita medica, per ottenere una terapia mirata.
La patologia emorroidaria interessa le emorroidi o cuscinetti emorroidari, cioè le strutture di sostegno del canale ano-rettale, causandone lo scivolamento verso il basso.
A seconda della loro collocazione, possiamo fare distinzione tra emorroidi interne ed emorroidi esterne:
- Emorroidi interne. Rimangono localizzate all’interno del canale anale, non sono visibili a occhio nudo e sono generalmente indolori. Durante l’evacuazione possono uscire all’esterno, per poi rientrare spontaneamente.
- Emorroidi esterne. Esse sono invece visibili a occhio nudo, si sviluppano vicino all’ano, fuoriescono facilmente e possono infiammarsi, provocando gonfiore, prurito e dolore.
Problemi di emorroidi infiammate? Utilizziamo una crema a livello locale
Se la malattia emorroidaria è in fase incipiente, una crema antiemorroidaria sarà utile per ridurre fastidio e disagio, agendo sui sintomi della patologia. Si tratta di un prodotto a uso topico, da applicare direttamente sulla zona anale e perianale interessata dal disturbo.
Sarà opportuno scegliere un prodotto che svolga tre azioni principali:
- Azione anestetica locale per ridurre dolore e prurito;
- Azione antinfiammatoria e antipruriginosa per alleviare dolore, gonfiore e prurigine;
- Azione anticoagulante per contrastare e prevenire la formazione di coaguli di sangue o trombi.
È possibile praticare sport malgrado la malattia emorroidaria?
Quando la patologia emorroidaria è in fase acuta, è possibile e consigliabile praticare uno sport non usurante, che non comporti un’eccessiva sollecitazione del pavimento pelvico e del plesso anale.
Prediligiamo dunque attività che favoriscano la circolazione del sangue, rafforzino la muscolatura del pavimento pelvico e facilitino il transito intestinale, come ad esempio:
- camminata veloce;
- nuoto;
- acquagym;
- stretching dolce;
- yoga;
- esercizi di Kegel.
Contrastiamo il disturbo emorroidario con alcune, buone abitudini
Una terapia medica mirata, l’utilizzo di una pomata antiemorroidaria e lo svolgimento di uno sport leggero: cosa manca per migliorare la nostra situazione locale e prevenire la comparsa del disturbo? Ecco alcune abitudini amiche della nostra salute:
- Consumiamo frutta e ortaggi freschi. Inseriamo un bilanciato apporto di fibre nella nostra dieta, per favorire il transito intestinale e scongiurare il rischio di stipsi.
- Beviamo acqua. Un apporto idrico di almeno 1, 5 litri di acqua favorirà l’idratazione e contribuirà ad ammorbidire le feci, favorendone l’espulsione.
- Curiamo l’igiene intima. Scegliamo un detergente delicato, tamponando la zona anale con un panno morbido, senza strofinare, per non aggravare l’irritazione locale.