Cosa sono le ragadi e in che modo puoi curarle in pochi giorni
Spesso sono erroneamente confuse con le emorroidi, ma le ragadi anali sono una problematica molto comune, che ha storia a sé. Se sei alla ricerca di informazioni e consigli per trovare un rimedio a questo problema, sei nel posto giusto. Di seguito scopriremo che cosa sono, in che modo possono essere causate e soprattutto quali sono le terapie che solitamente possono essere seguite per porvi rimedio.
Che cosa sono le ragadi?
Una ragade è una lesione che si registra nella mucosa anale, all’interno del canale e solitamente si manifesta nella parete posteriore. Come è facile immaginare è molto dolorosa, soprattutto nel momento in cui devono passare le feci, e per questo può anche provocare dei sanguinamenti.
Può essere singola, oppure multipla, acuta o cronica e se è presente da tempo può presentarsi come una cicatrice dura. È bene precisare però che la fase del dolore non è solo legata al momento della defecazione, ma può poi protrarsi nel tempo. E diventa davvero difficile riuscire a svolgere una normale attività a causa del forte fastidio.
La prima cosa da fare, senza stare a temporeggiare o resistere davanti ai dolori che si provano, è quella di rivolgersi subito a un medico. È ideale mettersi alla ricerca di un proctologo a Roma, o nella tua città per poter trovare il rimedio più sicuro e valido. Se la terapia è infatti intrapresa precocemente si può evitare di sottoporsi a un intervento chirurgico. Ma di questo parleremo dopo!
Quali sono le cause più comuni
Che cosa si nasconde dietro a questi taglietti che provocano tanto fastidio? Che tipo di cause possono portare a tutto questo? Possiamo dire che i principali motivi sono 4:
- Stitichezza: è forse la causa determinante, senza contare che per riuscire a sbloccare questa condizione si cerca spesso di utilizzare lassativi. Un abuso può causare la formazione delle ragadi;
- Diarrea: spesso il riassorbimento di acqua, nutrienti ed elettroliti può essere incompleto. E in questo modo le feci ottengono un pH alcalino che è lesivo per la mucosa, e porta il canale anale a restringersi.
- Scarsa igiene personale;
- Rapporti anali: non solo per quanto riguarda i rapporti fisici, ma anche l’inserimento di oggetti o toys nell’orifizio.
Siccome le ragadi causano uno spasmo incontrollato viene impedita la normale dilatazione e la possibilità di arrivare a una guarigione del tutto spontanea. Vediamo allora che tipo di terapia si può seguire.
La terapia e i trattamenti
La grande differenza che hanno con le emorroidi è dovuta alla facilità di guarigione per molti casi. Le ragadi restano infatti, per tante persone, una lesione superficiale e nel giro di pochi giorni saranno solo un brutto ricordo. Se non fossero però taglietti in superficie allora sarà opportuno seguire una serie di consigli pronunciati dal proctologo. Di solito il trattamento prevede un programma di riequilibrio alimentare, che prevede l’assunzione di integratori di fibre, importanti quantità di acqua e piccole dose di lassativo. La terapia sarà graduale, in modo da evitare che proprio il lassativo possa portare alla diarrea, che andrebbe così a peggiorare il tuo problema.
Ovviamente non mancano all’appello pomate anestetiche, che sono ideali per controllare il dolore. Mentre per agire sullo spasmo si consigliano sempre i bagni tiepidi.
Ricorda però che, a prescindere dall’entità del disturbo, è importante lavorare sulla regolarizzazione dell’intestino, che è il fattore principale per dire addio al problema.