Perché è così importante insegnare ai bambini a viaggiare in famiglia?
Sei già alla ricerca di una meta turistica ottimale per poter prenotare le tue prossime vacanze? Prima di scegliere i migliori bed and breakfast e le destinazioni turistiche principali d’Italia, vogliamo porre l’attenzione su un altro argomento. Spesso molti genitori troppo appresivi cercano di ridurre gli spostamenti, ed evitano di viaggiare in famiglia con i propri bambini nei primi anni della loro vita. Ma perché? Quali sono le paure che portano mamma e papà a frenare questa esperienza che non solo unisce, ma forma il bambino?
Insegnare ai più piccoli e assecondarli è molto importante per renderli curiosi, per aiutarti a sviluppare attenzione e desiderio di scoprire tutto ciò che li circonda. E indirettamente si può favorire l’apprendimento di nuove lingue. Insomma tutto questo fa parte di un bagaglio personale che nessuno ci può toccare o togliere, soprattutto in tenera età. Per questo abbiamo deciso di consigliarti alcune mete che faranno emozionare i più piccoli.
L’importanza di viaggiare con i bimbi
Ogni mamma si mette diverse preoccupazioni, ma è giusto sapere che il piccolo è felice nell’esatto momento in cui si trova a condividere del tempo in famiglia. Anche i neonati possono essere portati alla scoperta del mondo, anche fuori dai confini nazionali. Ed è vero che non ricorderanno molte cose quando sono in tenera età, ma resta un ricordo cosciente, come una fotografia che si custodisce dentro di noi. Per questo, vivere una vacanza serena aiuterà a formare la memoria del bimbo, il cui unico interesse è quello di sentirsi accudito e amato, vicino a un adulto che sia sereno e felice.
In che modo può far male ad un figlio viaggiare in famiglia o fare un’esperienza che rende felice un genitore? Non può, o meglio non potrebbe, ma per arrivare a questo punto è importante lavorare sulla mentalità familiare. Sotto questo aspetto è utile anche abituare il bambino a sentirsi a suo agio ovunque, anche in una camera che non è la sua. E le buone abitudini si insegnano da piccoli, mettendoli in contatto con il mondo circostante.
Ci sono genitori che non amano muoversi da casa, che da 20 anni frequentano lo stesso albergo e vanno in vacanza nella stessa località. Questa non è una colpa, ma una chiusura nell’affrontare l’idea di viaggiare in famiglia. E questo senso di chiusura avrà un peso a livello psicologico per il futuro e la crescita del figlio o figlia.
Ci sono delle mete adatte per viaggiare in famiglia con i bambini?
Sembra forse scontato, ma mete più adatte per i neonati sono quelle che i genitori amano di più. In questo modo hanno un primo approccio con il concetto di approfondimento. Poi è chiaro che vi siano posti particolari che sono pensati proprio per loro, per esempio i parchi divertimento a tema.
Venezia è una meta molto apprezzata dalle famiglie, perché porta anche i più piccoli a entrare in un mondo che sembra fatato. Il classico giro in gondola o sul traghetto può rappresentare un momento di totale divertimento, proprio perché è qualcosa a cui non sono abituati. Oppure Firenze, che propone laboratori didattici per coinvolgere i bambini, oltre alla vasta quantità di Musei e attrazioni che sa offrire.
Anche Parigi ha il suo fascino, non solo perché offre Disneyland Paris, che è il tempio vero e proprio dell’intrattenimento per grandi e piccini. Ma prova anche a portarli nell’Aquario Cinéacqua, così da fargli provare un’esperienza magica. In Europa c’è anche la bellissima Bruxelles che offre spettacoli, concerti, e soprattutto eventi dedicati al mondo dei dolci, come il Museo del cioccolato. E infine prova a considerare Praga, dove potrai visitare il Museo del Giocattolo e lo Zoo che è uno dei più antichi d’Europa.